I miei genitori non sapevano cosa regalarmi questo Natale, io non avevo idea di cosa potessero regalarmi (d'altronde, mi mantengono e già questo è un GRAN regalo) quindi questo natale riceverò la classica busta natalizia. Però mia madre voleva lo stesso regalarmi qualcosa, anche una stupidaggine giusto per mettere qualcosa sotto l'albero. L'ho accompagnata oggi pomeriggio al supermercato, passiamo davanti al reparto videogiochi e mi fa: "Dai, ti compro un videogioco". Prende il primo che le capita sotto mano...Modern Warfare 3. Inutile dire che l'ho subito rifiutato e ho optato per "La Fattoria degli Animali" di Orwell.
Insomma, pericolo scampato.
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sabato 24 dicembre 2011
Io? Io twitto.
Mi sono iscritto a twitter e...mi piace. Solo brevi messaggi di 140 caratteri, veloce, pratico, sintetico. Tutto ciò che non è FB.
Il mio nickname? ILNICO88T. Seguitemi.
Per favore.
Il mio nickname? ILNICO88T. Seguitemi.
Per favore.
lunedì 28 novembre 2011
Cosa ho comprato coi saldi...
...del Marketplace della XBox 360. E si, non vestiti o so cosa ma videogiochi. Neanche videogiochi su supporti fisici ma giochi scaricabili e giocabili direttamente dall'hard disk della 360. Credeteci o meno ma con questi saldi (da quelli classici settimanali ogni martedì a quelli speciali per eventi particolari come il Black Friday, giorno nel quale in America si applicano sconti in vista del Natale) ne ho comprati veramente TANTI. Ma quali? Eccoli:
Cominciamo con...
Cominciamo con...
Sega Rally Online Arcade
Un classico a soli 5 euro. Gioco di rally con modalità online, 1vs1, campionato, prova a tempo e...basta. Cazzo volevate di più da un videogioco riguardo il rally? Graficamente ottimo, ottima giocabilità, yadda yadda yadda...il prossimo!!!
Stacking
Cos'è? Troppo difficile spiegarlo, dico solo che merita. Toh, beccatevi una videorecensione in italiana:
OutRun Online Arcade
In teoria, questo gioco non dovrebbe avere spiegazioni. Comunque: gioco di corse famoso per la colonna sonora e le auto Ferrari presenti, è stata riproposta in questa nuova edizione con modalità online. Peccato che la licenza con la Ferrari scadrà a fine anno e il gioco verrà ritirato il 31 di Dicembre. Per non avere rimpianti/rimorsi, l'ho preso ma non mi fa proprio impazzire.
WarHammer 40.000: Kill Team
Sarebbe il classico sparatutto twin-shooter (traduzione: si usa l'analogico per muovere il personaggio, quello destro per mirare e sparare) ma ambientato nel mondo di WarHammer 40.000. Da comprare subito. Cosa che ho fatto. Io. Non voi. Io. Vergognatevi.
Beyond Good and Evil HD
Questo è stato un affare: uno dei giochi migliori dell'epoca PS2/XBox/Gamecube, rimasterizzato in alta definizione...a 3 euro. Re-ga-la-to. Di cosa parla? La protagonista ha come aiutante un maiale bipede parlante. Devo aggiungere altro?
Pinball FX2: Marvel Pack
Una espansione per il videogioco di flipper Pinball FX 2 contenente quattro nuovi tavoli ispirati a Wolverine, l'Uomo Ragno, Iron Man e Blade. Essendo io fan dei comics, non potevo non averla.
Bon, basta. Ora ne ho da giocare per quasi tutte le feste e i ponti. Cià.
sabato 5 novembre 2011
Il buco dimensionale
Tra ieri ed oggi ho risistemato camera mia: spostato qualche libro, buttato qualche vecchio giornale, messo in ordine tra gli scaffali...e non so perché ma mi è venuto in mente un volume a fumetti che comprai tempo fa ma che non riesco più a trovare. Per chi fosse interessato, è una miniserie riguardante Guy Gardner, una Lanterna Verde (che non è quella del film omonimo ma un'altra ancora). Ho i ricordi abbastanza nebulosi a riguardo e volevo rileggerla ma non riesco proprio a trovarla. Dov'è finita? E' scomparsa? E' finita in quel buco dimensionale che di tanto in tanto si sposta in camera mia e risucchia le cose che dimentico e poi tento di recuperare per poi buttarle in una dimensione parallela resa una grossa discarica?
Caro il mio buco dimensionale, vedi di andare a fare in culo.
Cordialmente,
Nicolò
Caro il mio buco dimensionale, vedi di andare a fare in culo.
Cordialmente,
Nicolò
martedì 1 novembre 2011
Ho litigato con mia sorella
Cose che succedono, purtroppo. Il risultato è che non ci rivolgiamo la parola da Venerdì e speravo che tornasse a Milano per Martedì. Invece no. Rimarrà a Verona fino a Domenica.
Perfetto.
Perfetto.
giovedì 20 ottobre 2011
Mi piace la musica elettronica. Ai miei amici no.
Come da titolo.
O almeno, l'83% di loro. Sono troppo timido per andare in discoteca da solo. Risultato? La ascolto nella solitudine della mia cameretta. Ora sto ascoltando questa:
O almeno, l'83% di loro. Sono troppo timido per andare in discoteca da solo. Risultato? La ascolto nella solitudine della mia cameretta. Ora sto ascoltando questa:
lunedì 10 ottobre 2011
Duke Nukem Forever: Fail to the King, Baby!
Giusto per darvi un'idea, ecco il trailer della conversione di DN 3D per XBox 360 Live Arcade.
In poche parole, un gioco che spacca. Dopo un seguito buono ma non eccezionale (Manhattan Project, uno sparatutto a scorrimento), 3D Realms annuncia l'uscita di un nuovo capitolo con visuale in prima persona ma bisogna aspettare un pò di tempo. Quanto? 12 anni. Per farla breve, 3D Realms voleva creare il migliore gioco possibile per Duke e hanno più volte cambiato motore grafico ma ciò non ha evitato il fallimento dello studio. I diritti sono stati acquisti dallo studio Gearbox, responsabile di Borderlands e della serie Brothers in Arms, che è riuscito a completare il gioco e a lanciarlo sul mercato. Il risultato, però, non è dei migliori.
Il gioco si presenta con una grafica piuttosto mediocre, con tempi di caricamenti non lunghissimi all'inizio di ogni livello ma ciò non toglie che talvolta le texture ci mettano un pò a caricarsi e che la qualità dei colori come della luce sia "spenta". Insomma, quello che si vede su schermo non è certo bello. Si potrebbe dire "Beh, un videogioco non è solo la grafica". Giustissimo, ma questo DNF diverte? A primo impatto, si: è un fps normale, con barra della salute che si rigenera se non si prendono colpi, si possono portare due armi più qualche granata, c'è qualche minigioco come anche sezioni in auto...tutto bello, no? No: cose come la barra della salute ed avere solo due armi per volta non erano presenti negli scorsi capitoli e non sarebbe stato male avere ciò anche in questo.
Non per dire ma l'armatura di Master Chief funziona precisamente come la barra di Ego di Duke: può subire colpi e si ricarica se non ne subisce altri per qualche secondo. Bah.
I nemici sono quelli: gli alieni con jetpack e fucile laser, quelli solo con i fucili laser, gli octagon, i fottuti sbirro maiali...e basta. Nessun nemico nuovo. Ma manco mezzo, eh. Così come le armi, le stesse dei capitoli precedenti. Bellissime e potenti, ci mancherebbe ma qualcuna nuova si poteva anche aggiungere. Insomma, in un seguito di un fps io mi aspetto anche nemici e armi nuove, non so voi.
I minigiochi? Air hockey, flipper, biliardo e tiri liberi a pallacanestro. Tutti con seri problemi ai controlli che li rendono piuttosto frustranti quando dovrebbero essere invece dei gradevoli passatempi.
Le sezioni in auto sono abbastanza blande e neanche queste fatte benissimo: capita benissimo di dover riprovare un salto o una certa sezioni per via del sistema di collisione fatto maluccio e talvolta si fermano perché bisogna fare benzina. Yuppi.
Ma ovviamente c'è del buono: il carisma del Duca si fa sentire eccome per tutto il gioco e quest'ultimo è parecchio longevo con un botto di missioni. Ma tende ad essere un pò ripetitivo. Ecco, non faccio tempo a trovare qualcosa di positivo che subito spunta qualche difetto. Ah, il finale fa cagare. No, davvero.
Che dite? "Vale la pena comprarlo?" ? Io l'ho preso a 25 euro. Mi limito a dire che poteva andarmi peggio.
sabato 1 ottobre 2011
martedì 27 settembre 2011
Hawk and Dove ovvero "Un tempo era bravo, assai"
L'altro ieri ho recuperato per tre euro una copia usata di un volume Playbook, iniziativa della casa editrice Playpress con la quale pubblicava varie miniserie della DC Comics e della Marvel. Quale? Questo:
E...che dire? Mi è piaciuto, a mia grossa sorpresa! Perché? Beh, prima meglio spendere qualche parola su i protagonisti e la storia in sè:
Hawk(Falco) e Dove(Colomba) sono due fratelli che rispondono al nome di Hank e Don Hall. Il primo è un ragazzo piuttosto irrequieto, più propenso a far valere più i muscoli che il cervello e a buttarsi a capofitto nella lotta mentre Don è il contrario: pacifico, timido e propenso più al dialogo che allo scontro. Dopo aver ricevuto i loro poteri da entità misteriose e magiche, i due diventano il primo emissario del Caos mentre il secondo dell'Ordine: Hawk e Dove.
Questa coppia di fratelli non ha avuto molta fortuna per quanto riguarda il successo editoriale, ottenendo una serie regolare di breve durata per poi arrivare a qualche ospitata nei Teen Titans ed infine la morte di Dove durante la "Crisi delle Terre Infinite" nel 1985. Nel 1988, Karl e Barbara Stevel ai testi e un disegnatore esordiente che risponde al nome di Rob Liefeld tentano il rilancio di questa coppia raccontando in una miniserie di 5 numeri i tentativi di Hank Hall di conciliare la sua attività di Vigilante con il College e la perdita di Don, il debutto di una nuova versione di Dove e di un nemico molto potente che sembra conoscere molto bene questa "strana coppia".
I coniugi Kesel riescono in 5 numeri a riportare freschezza e novità in questi supereroi che all'epoca attiravano poco interesse aggiungendo nuovi elementi alla coppia come elementi magici, un nemico legato alla loro "fonte" di potere e un nuovo Dove col quale Hank deve confrontarsi ed andare avanti nonostante la mancanza di Don che però non oscura il suo successore. Ovvio, i dialoghi non sono i migliori che abbia letto e forse l'azione risulta un pò esagerata (e se leggete il quarto numero, sopratutto alcune tavole, mi darete ragione) ma ho fatto molta fatica a bloccarmi nella lettura e non sapere cosa sarebbe successo dopo.
Quello che sorprende di più sono certamente i disegni: Rob Liefeld è oggi un artista controverso, una persona che ha ottenuto parecchi successi commerciali come anche fallimenti totali e il tutto grazie ad uno stile di disegno quantomai controverso. In questa miniserie, abbiamo un Rob all'inizio della sua carriera il quale realizza delle tavole ben confezionate, senza palesi errori di anatomia o tratti anatomici a dir poco caricaturiali che caratterizzano i suoi lavori recenti. Non mi sento di fare grosse critiche da questo punto di vista ma di lodare il lavoro svolto e chiedermi come mai Liefeld ha avuto una tale involuzione.
In conclusione, comprate questo volume se riuscite a recuperarlo: potreste rimanere sorpresi e maggiormente interessati in questo particolare duo di supereroi.
Ed ora, uno spezzone di un episodio della serie animata della JLA dove potrete vedere Hawk and Dove in azione. Regia? Grazie:
domenica 25 settembre 2011
Cose che potrebbero capitarti vendendo videogiochi (2)
O guide ufficiali di videogiochi.
Sempre nello stesso annuncio di cui ho parlato nella prima parte, vendo guide ufficiali per videogiochi a 5 euro l'una. Una di queste è quella di Grand Theft Auto IV. Proprio qualche minuto fa ricevo la seguente chiamata:
Tizio: Ciao, vendi GTA IV a 5 euro?
Io: No, la guida ufficiale.
Tizio: ma non c'è scritto nell'annuncio...
Io: L'ho scritto bene in grande.
Tizio (dopo un rapido controllo): Ah, è vero. Beh, ciao.
Io: Buona domenica.
Mi sa che queste quattro guide ufficiali me le terrò sul groppone.
Sempre nello stesso annuncio di cui ho parlato nella prima parte, vendo guide ufficiali per videogiochi a 5 euro l'una. Una di queste è quella di Grand Theft Auto IV. Proprio qualche minuto fa ricevo la seguente chiamata:
Tizio: Ciao, vendi GTA IV a 5 euro?
Io: No, la guida ufficiale.
Tizio: ma non c'è scritto nell'annuncio...
Io: L'ho scritto bene in grande.
Tizio (dopo un rapido controllo): Ah, è vero. Beh, ciao.
Io: Buona domenica.
Mi sa che queste quattro guide ufficiali me le terrò sul groppone.
lunedì 19 settembre 2011
Cose che potrebbero capitarti vendendo videogiochi
Sia chiaro, non sono un venditore professionista ma un semplice "videogiocatore" che gioca coi giochini elettronici e ogni tanto li rivende per guadagnarci qualcosa per comprarne degli altri o per altro. Li rivendo ai negozi specializzati (tante fregature) o li vendo mettendo annunci su forum specializzati o siti appositi come il famoso Subito.it.
Proprio su Subito.it ho inserito recentemente un annuncio dove vendo alcuni articoli tra cui un videogioco intitolato "Enslaved : Odissey to the West" al prezzo di 15 euro. Ricevo una chiamata da un ragazzino di Vicenza (quando io sono di Verona) e mi chiedeva di scambiarlo con alcuni giochi che possiede. Ci mettiamo d'accordo sulla transizione quando lui mi spiazza con una domanda inaspettata:
"Scusa ma che gioco è il tuo? Di cosa tratta?"
E io, a mia volta, mi pongo una domanda: se sono interessato all'acquisto di un prodotto o fare uno scambio per avere tale prodotto, non dovrei prima informarmi sulle sue caratteristiche in modo da capire se mi interessa o meno?
A parte ciò, eccovi un bel pezzo da ascoltare e su cui non si può non essere d'accordo se si legge il testo:
venerdì 16 settembre 2011
Mi sono accorto...
...che non ho praticamente voglia di inserire post nuovi. Magari ne scrivo uno domani. Magari.
mercoledì 7 settembre 2011
lunedì 5 settembre 2011
Due Parole Due su: Ugly Americans
Ma proprio due parole, eh. "Ugly Americans" è una serie televisiva a cartoni animati in onda su Comedy Central che può contare finora su due stagioni (la seconda è ancora in corso in America). In essa possiamo assistere alle gesta dell'assistente social Mark Lilly, del suo coinquilino e amico zombie Randall, della sua fidanzata nonché capo Maggie Maggotbone e del suo collega di lavoro Leonard che è anche un mago stile Mago Merlino. Insomma, una serie completamente normale.
Lo stile di disegno ricorda le serie horror degli anni 50 (o almeno, così è scritto su Wikipedia) ed è divertente vedere interagire così tante specie di mostri, demoni, alieni e quant'altro tra di loro. Sia chiaro, non ci sganascia dal ridere come con i Simpsons (le vecchie serie, intendo) ma è comunque un buon modo per passare 20 minuti del proprio tempo tra una sessione di studio e l'altra.
Ho detto due parole? Beh, forse ne ho aggiunta qualcuna.
Cià.
domenica 4 settembre 2011
Mass Effect 2: Arrival - Recensione
Ieri sera si prospettava una serata noiosa: tutti gli amici per i cazzi loro, nessun film interessante al cinema e men che meno in televisione. Ma per fortuna c'era Arrival, l'ultimo (ahinoi) dlc per Mass Effect 2 e da te acquistato in sconto qualche settimana fa che era nell'hard disk dell'Icsebocse trecientosiessanta ad aspettare di essere giocato. Così è stato.
Il trailer del dlc. Duh.
Shepard viene contattato dall'ammiraglio Hackett per salvare una scienziata ed agente dell'Alleanza, la dottoressa Kenson. Quest'ultima ha le prove che in brevissimo tempo i Razziatori arriveranno nella galassia attraverso un portale e conosce l'ubicazione di un manufatto prothean che indica quando sarà il loro arrivo (da qui il nome del dlc. Duh alla seconda). Purtroppo, Kenson si trova in una prigione segreta gestita dai Batarian e la sua esecuzione è prossima. Sta a Shepard salvarla ma dovrà farlo senza l'aiuto della sua squadra.
"Sono venuto a salvarti!" "Tu e quale esercito?"
Già da questa introduzione si capisce qual'è uno dei difetti di questo dlc: la mancanza dei compagni di squadra. Per quanto non fossero ciarlieri nelle scorse avventure aggiuntive, i vari Miranda e Thane erano comunque d'aiuto nelle varie missioni e si sente la loro mancanza nelle battaglie più importanti di questo episodio. Và però detto che la maggior parte degli scontri prende luogo in stanze e corridoi, spazi stretti per scontri a fuoco tra poche persone che il giocatore (indipendentemente dalla classe scelta) può gestire ma la mancanza si sente. Insomma, tre pistole sono meglio di una, no!?
La storia non è male, dà un piccolo assaggio di quello che sarà Mass Effect 3 ma è appunto piccolo e contenuto. Per non rivelare troppo la trama, mi limito a dire che una scelta che farete (seppur obbligata) avrà delle conseguenze e che molto probabilmente si vedranno in ME3 ma niente di che alla fine.
Il DLC dura dall'una alle due ore, contiene un intero sistema, vari progetti scientifici da raccogliere in giro e tre achievements/trofei. A 560 MSP/7 euro il dlc è ad un prezzo onesto ma se lo trovate in sconto è decisamente meglio e sarebbe meglio investire i propri soldi prima in altri dlc come "Lair of The Shadow Broker" o "Stolen Memory".
Voto: 6/10.
sabato 27 agosto 2011
Ridere
Un cowboy viene rapito dagli indiani. Questi lo condanno a morte ma gli concedono tre desideri, uno al giorno, prima di venire ucciso.
Il capo indiano entra nella sua tenda e gli dice
-Hai diritto al primo desiderio.-
-Fatemi parlare col mio cavallo- risponde il cowboy.
Il capo, un pò scettico, gli fa portare il cavallo. Alchè, il cowboy, gli sussurra qualcosa nell'orecchio ed il cavallo, galoppando, se ne va. Torna dopo un'ora con una bellissima bionda, completamente nuda.
Gli indiani che da fuori assistono alla scena rimangono perplessi.
Il secondo giorno il capo indiano torna nella tenda e chiede al cowboy
-Oggi hai diritto al secondo desiderio.-
-Fatemi parlare col mio cavallo.-
Il capo, sempre stranito, gli porta il cavallo ed il cowboy, ancora una volta, gli sussurra qualcosa nell'orecchio ed il cavallo, galoppando, se ne va. Torna dopo un'ora con una bellissima mora, completamente nuda.
Gli indiani perplessi assistono la scena da fuori e tutti a domandarsi -Ma questo muore dopodomani e pensa solo a scopare?-
Il terzo giorno il capo indiano torna nella tenda.
-Oggi hai diritto al tuo terzo ed ultimo desiderio. Usalo con cura.-
-Fatemi parlare col mio cavallo.-
La scena si ripete come al solito, dopo avergli sussurrato qualcosa nell'orecchio il cavallo, galoppando, se ne va.
Ritorna dopo un'ora con una bellissima rossa, completamente nuda.
Il cowboy quindi si alza, si avvicina al cavallo, gli prende l'orecchio con violenza ed urla :
FUGA!! TI AVEVO DETTO FUGA!!
Il capo indiano entra nella sua tenda e gli dice
-Hai diritto al primo desiderio.-
-Fatemi parlare col mio cavallo- risponde il cowboy.
Il capo, un pò scettico, gli fa portare il cavallo. Alchè, il cowboy, gli sussurra qualcosa nell'orecchio ed il cavallo, galoppando, se ne va. Torna dopo un'ora con una bellissima bionda, completamente nuda.
Gli indiani che da fuori assistono alla scena rimangono perplessi.
Il secondo giorno il capo indiano torna nella tenda e chiede al cowboy
-Oggi hai diritto al secondo desiderio.-
-Fatemi parlare col mio cavallo.-
Il capo, sempre stranito, gli porta il cavallo ed il cowboy, ancora una volta, gli sussurra qualcosa nell'orecchio ed il cavallo, galoppando, se ne va. Torna dopo un'ora con una bellissima mora, completamente nuda.
Gli indiani perplessi assistono la scena da fuori e tutti a domandarsi -Ma questo muore dopodomani e pensa solo a scopare?-
Il terzo giorno il capo indiano torna nella tenda.
-Oggi hai diritto al tuo terzo ed ultimo desiderio. Usalo con cura.-
-Fatemi parlare col mio cavallo.-
La scena si ripete come al solito, dopo avergli sussurrato qualcosa nell'orecchio il cavallo, galoppando, se ne va.
Ritorna dopo un'ora con una bellissima rossa, completamente nuda.
Il cowboy quindi si alza, si avvicina al cavallo, gli prende l'orecchio con violenza ed urla :
FUGA!! TI AVEVO DETTO FUGA!!
venerdì 26 agosto 2011
Aberrazioni culinari #1
Pasta aglio, olio e peperoncino. Un piatto tanto semplice quanto gustoso e buono. C'è a chi piace (molti) e a chi meno (non molti, da quel che so).
Cosa mai si potrà aggiungere a questa pietanza? Il basilico? Si, ci può stare. Le acciughe? Non sono un amante del pesce ma male non ci stanno. Il grana? Il grana. Ecco, perché bisogna aggiungerci il grana? Molti miei amici, purtroppo, lo fanno perché amanti del formaggio e mangerebbero pure le loro madri con il grana sopra. Al mio "Ma così uccidete la pasta, è come mettere la melassa sulle cozze.", loro rispondono..."ma a me piace".
Insomma, ignoranza culinaria. Che l'ira di Gordon Ramsay ricada sulle loro teste infedeli.
Foto di un esemplare
Insomma, ignoranza culinaria. Che l'ira di Gordon Ramsay ricada sulle loro teste infedeli.
domenica 21 agosto 2011
Rescue Me (ovvero come scoprire una serie televisiva alle 2 del mattino)
Capita di non dormire la notte. Sopratutto dopo aver fatto un Olbia-Verona, anche solo di un'ora. Magari sarà la stanchezza, il cambio di luogo (da un mare splendido ad una città che ha al massimo il lago. Il lago. Bah.), il pensiero degli esami universitari incombenti, l'essere il solo a casa e cose così.
Sta di fatto che ti ritrovi alle 2 del mattino ancora sveglio e affamato. In freezer c'è qualche pizza surgelata che non dovresti mangiare poiché ti fanno ingrassare ma la voglia di cucinare è zero quindi senza pensarci la pizza è già in forno. 5 minuti di attesa, dicono le istruzioni scritte sul retro e allora accendi la tv per vedere cosa c'è. Magari il solito film zozzo censurato sulle solite reti regionali. Il dito scivola sul tasto numero 6 e ti ritrovi questa serie televisiva di nome "Rescue Me", una serie sui pompieri di NY. O meglio, sulla squadra 62 di Manhattan.
Cosa ti ritrovi non è un telefilm-tributo ai pompieri di NY. O meglio, non solo questo. Trovi un telefilm su un gruppo di persone, amici, colleghi, compagni che fanno un mestiere difficile, messi sempre davanti ai loro errori e non più considerati così tanto degli eroi dopo l'Undici Settembre come si può pensare. Però non mancano le situazioni divertenti, momenti che strappano più di un sorriso se non una risata come non mancano momenti difficili ed intensi, non solo durante i vari incendi ma anche (e sopratutto, aggiungo) nella vita di tutti i giorni.
Va però detto che gli autori si concentrano di più su Tommy, pompiere da vent'anni, duro come lo può essere un uomo cresciuto in una famiglia irlandese con 5 fratelli, separato con figli affidati alla ex-moglie stronza. Senza dimenticare che ha una relazione con la vedova di suo cugino, anche lui pompiere (Info: un pompiere che frequenta la vedova di un collega è una cosa non tollerata dai colleghi). Insomma, un personaggio sopra le righe a cui è difficile non affezionarsi.
La voglia di scrivere diminuisce, quella di seguire questa serie (arrivata alla terza serie in Italia e probabilmente non si vedranno le successive. Grazie Italia 1.) invece cresce quindi vi consiglio di cominciare a guardarla piuttosto che perdere il vostro tempo a leggere questo post.
Cià.
Sta di fatto che ti ritrovi alle 2 del mattino ancora sveglio e affamato. In freezer c'è qualche pizza surgelata che non dovresti mangiare poiché ti fanno ingrassare ma la voglia di cucinare è zero quindi senza pensarci la pizza è già in forno. 5 minuti di attesa, dicono le istruzioni scritte sul retro e allora accendi la tv per vedere cosa c'è. Magari il solito film zozzo censurato sulle solite reti regionali. Il dito scivola sul tasto numero 6 e ti ritrovi questa serie televisiva di nome "Rescue Me", una serie sui pompieri di NY. O meglio, sulla squadra 62 di Manhattan.
Cosa ti ritrovi non è un telefilm-tributo ai pompieri di NY. O meglio, non solo questo. Trovi un telefilm su un gruppo di persone, amici, colleghi, compagni che fanno un mestiere difficile, messi sempre davanti ai loro errori e non più considerati così tanto degli eroi dopo l'Undici Settembre come si può pensare. Però non mancano le situazioni divertenti, momenti che strappano più di un sorriso se non una risata come non mancano momenti difficili ed intensi, non solo durante i vari incendi ma anche (e sopratutto, aggiungo) nella vita di tutti i giorni.
Va però detto che gli autori si concentrano di più su Tommy, pompiere da vent'anni, duro come lo può essere un uomo cresciuto in una famiglia irlandese con 5 fratelli, separato con figli affidati alla ex-moglie stronza. Senza dimenticare che ha una relazione con la vedova di suo cugino, anche lui pompiere (Info: un pompiere che frequenta la vedova di un collega è una cosa non tollerata dai colleghi). Insomma, un personaggio sopra le righe a cui è difficile non affezionarsi.
La voglia di scrivere diminuisce, quella di seguire questa serie (arrivata alla terza serie in Italia e probabilmente non si vedranno le successive. Grazie Italia 1.) invece cresce quindi vi consiglio di cominciare a guardarla piuttosto che perdere il vostro tempo a leggere questo post.
Cià.
Iniziamo
Questo è il mio blog. Ci scrivo quello che mi pare. La gente è libera di visitarlo e di commentare ciò che scrivo (rimanendo sempre corretti). Fine. Ciao. A dopo. Vaffanculo. Au Revoir. See ya. Bye. Tschuess. Ci si vede.
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