Visualizzazioni totali

martedì 27 settembre 2011

Hawk and Dove ovvero "Un tempo era bravo, assai"

L'altro ieri ho recuperato per tre euro una copia usata di un volume Playbook, iniziativa della casa editrice Playpress con la quale pubblicava varie miniserie della DC Comics e della Marvel. Quale? Questo:


E...che dire? Mi è piaciuto, a mia grossa sorpresa! Perché? Beh, prima meglio spendere qualche parola  su i protagonisti e la storia in sè:
Hawk(Falco) e Dove(Colomba) sono due fratelli che rispondono al nome di Hank e Don Hall. Il primo è un ragazzo piuttosto irrequieto, più propenso a far valere più i muscoli che il cervello e a buttarsi a capofitto nella lotta mentre Don è il contrario: pacifico, timido e propenso più al dialogo che allo scontro. Dopo aver ricevuto i loro poteri da entità misteriose e magiche, i due diventano il primo emissario del Caos mentre il secondo dell'Ordine: Hawk e Dove. 
Questa coppia di fratelli non ha avuto molta fortuna per quanto riguarda il successo editoriale, ottenendo una serie regolare di breve durata per poi arrivare a qualche ospitata nei Teen Titans ed infine la morte di Dove durante la "Crisi delle Terre Infinite" nel 1985. Nel 1988, Karl e Barbara Stevel ai testi e un disegnatore esordiente che risponde al nome di Rob Liefeld tentano il rilancio di questa coppia raccontando in una miniserie di 5 numeri i tentativi di Hank Hall di conciliare la sua attività di Vigilante con il College e la perdita di Don, il debutto di una nuova versione di Dove e di un nemico molto potente che sembra conoscere molto bene questa "strana coppia".
I coniugi Kesel riescono in 5 numeri a riportare freschezza e novità in questi supereroi che all'epoca attiravano poco interesse aggiungendo nuovi elementi alla coppia come elementi magici, un nemico legato alla loro "fonte" di potere e un nuovo Dove col quale Hank deve confrontarsi ed andare avanti nonostante la mancanza di Don che però non oscura il suo successore. Ovvio, i dialoghi non sono i migliori che abbia letto e forse l'azione risulta un pò esagerata (e se leggete il quarto numero, sopratutto alcune tavole, mi darete ragione) ma ho fatto molta fatica a bloccarmi nella lettura e non sapere cosa sarebbe successo dopo.
Quello che sorprende di più sono certamente i disegni: Rob Liefeld è oggi un artista controverso, una persona che ha ottenuto parecchi successi commerciali come anche fallimenti totali e il tutto grazie ad uno stile di disegno quantomai controverso. In questa miniserie, abbiamo un Rob all'inizio della sua carriera il quale realizza delle tavole ben confezionate, senza palesi errori di anatomia o tratti anatomici a dir poco caricaturiali che caratterizzano i suoi lavori recenti. Non mi sento di fare grosse critiche da questo punto di vista ma di lodare il lavoro svolto e chiedermi come mai Liefeld ha avuto una tale involuzione.
In conclusione, comprate questo volume se riuscite a recuperarlo: potreste rimanere sorpresi e maggiormente interessati in questo particolare duo di supereroi.

Ed ora, uno spezzone di un episodio della serie animata della JLA dove  potrete vedere Hawk and Dove in azione. Regia? Grazie:



domenica 25 settembre 2011

Cose che potrebbero capitarti vendendo videogiochi (2)

O guide ufficiali di videogiochi.

Sempre nello stesso annuncio di cui ho parlato nella prima parte, vendo guide ufficiali per videogiochi a 5 euro l'una. Una di queste è quella di Grand Theft Auto IV. Proprio qualche minuto fa ricevo la seguente chiamata:

Tizio: Ciao, vendi GTA IV a 5 euro?
Io: No, la guida ufficiale.
Tizio: ma non c'è scritto nell'annuncio...
Io: L'ho scritto bene in grande.
Tizio (dopo un rapido controllo): Ah, è vero. Beh, ciao.
Io: Buona domenica.

Mi sa che queste quattro guide ufficiali me le terrò sul groppone.

Alla voce "Bastardo" sul dizionario...

...trovi una sua foto:


Va detto che qua aveva ragione:



Sempre bastardo rimane.

lunedì 19 settembre 2011

Cose che potrebbero capitarti vendendo videogiochi

Sia chiaro, non sono un venditore professionista ma un semplice "videogiocatore" che gioca coi giochini elettronici e ogni tanto li rivende per guadagnarci qualcosa per comprarne degli altri o per altro. Li rivendo ai negozi specializzati (tante fregature) o li vendo mettendo annunci su forum specializzati o siti appositi come il famoso Subito.it.
Proprio su Subito.it ho inserito recentemente un annuncio dove vendo alcuni articoli tra cui un videogioco intitolato "Enslaved : Odissey to the West" al prezzo di 15 euro. Ricevo una chiamata da un ragazzino di Vicenza (quando io sono di Verona) e mi chiedeva di scambiarlo con alcuni giochi che possiede. Ci mettiamo d'accordo sulla transizione quando lui mi spiazza con una domanda inaspettata:

"Scusa ma che gioco è il tuo? Di cosa tratta?"

E io, a mia volta, mi pongo una domanda: se sono interessato all'acquisto di un prodotto o fare uno scambio per avere tale prodotto, non dovrei prima informarmi sulle sue caratteristiche in modo da capire se mi interessa o meno?

A parte ciò, eccovi un bel pezzo da ascoltare e su cui non si può non essere d'accordo se si legge il testo:


venerdì 16 settembre 2011

Mi sono accorto...

...che non ho praticamente voglia di inserire post nuovi. Magari ne scrivo uno domani. Magari.

lunedì 5 settembre 2011

Due Parole Due su: Ugly Americans

Ma proprio due parole, eh. "Ugly Americans" è una serie televisiva a cartoni animati in onda su Comedy Central che può contare finora su due stagioni (la seconda è ancora in corso in America). In essa possiamo assistere alle gesta dell'assistente social Mark Lilly, del suo coinquilino e amico zombie Randall, della sua fidanzata nonché capo Maggie Maggotbone e del suo collega di lavoro Leonard che è anche un mago stile Mago Merlino. Insomma, una serie completamente normale.


Lo stile di disegno ricorda le serie horror degli anni 50 (o almeno, così è scritto su Wikipedia) ed è divertente vedere interagire così tante specie di mostri, demoni, alieni e quant'altro tra di loro. Sia chiaro, non ci sganascia dal ridere come con i Simpsons (le vecchie serie, intendo) ma è comunque un buon modo per passare 20 minuti del proprio tempo tra una sessione di studio e l'altra.

Ho detto due parole? Beh, forse ne ho aggiunta qualcuna. 
Cià.

domenica 4 settembre 2011

Mass Effect 2: Arrival - Recensione

Ieri sera si prospettava una serata noiosa: tutti gli amici per i cazzi loro, nessun film interessante al cinema e men che meno in televisione. Ma per fortuna c'era Arrival, l'ultimo (ahinoi) dlc per Mass Effect 2 e da te acquistato in sconto qualche settimana fa che era nell'hard disk dell'Icsebocse trecientosiessanta ad aspettare di essere giocato. Così è stato.

Il trailer del dlc. Duh.

Shepard viene contattato dall'ammiraglio Hackett per salvare una scienziata ed agente dell'Alleanza, la dottoressa Kenson. Quest'ultima ha le prove che in brevissimo tempo i Razziatori arriveranno nella galassia attraverso un portale e conosce l'ubicazione di un manufatto prothean che indica quando sarà il loro arrivo (da qui il nome del dlc. Duh alla seconda). Purtroppo, Kenson si trova in una prigione segreta gestita dai Batarian e la sua esecuzione è prossima. Sta a Shepard salvarla ma dovrà farlo senza l'aiuto della sua squadra.

"Sono venuto a salvarti!" "Tu e quale esercito?"

Già da questa introduzione si capisce qual'è uno dei difetti di questo dlc: la mancanza dei compagni di squadra. Per quanto non fossero ciarlieri nelle scorse avventure aggiuntive, i vari Miranda e Thane erano comunque d'aiuto nelle varie missioni e si sente la loro mancanza nelle battaglie più importanti di questo episodio. Và però detto che la maggior parte degli scontri prende luogo in stanze e corridoi, spazi stretti per scontri a fuoco tra poche persone che il giocatore (indipendentemente dalla classe scelta) può gestire ma la mancanza si sente. Insomma, tre pistole sono meglio di una, no!?
La storia non è male, dà un piccolo assaggio di quello che sarà Mass Effect 3 ma è appunto piccolo e contenuto. Per non rivelare troppo la trama, mi limito a dire che una scelta che farete (seppur obbligata) avrà delle conseguenze e che molto probabilmente si vedranno in ME3 ma niente di che alla fine.
Il DLC dura dall'una alle due ore, contiene un intero sistema, vari progetti scientifici da raccogliere in giro e tre achievements/trofei. A 560 MSP/7 euro il dlc è ad un prezzo onesto ma se lo trovate in sconto è decisamente meglio e sarebbe meglio investire i propri soldi prima in altri dlc come "Lair of The Shadow Broker" o "Stolen Memory".
Voto: 6/10.